04 aprile 2015: IL CAMOSCIO CHE NON TI ASPETTI

Scritto da Paolo Ravasi on . Postato in BLOGS

Questione di un attimo, un breve momento che però cambia il finale ad una giornata comunque positiva, trascorsa in ottima compagnia tra i boschi ancora innevati dell'Engadina, in territorio elvetico. Lui era lì, ad aspettarci dietro ad una delle tante curve che avremmo dovuto affrontare durante il nostro ritorno verso casa, quasi volesse aspettarci per darci un ultimo saluto. Sono questi incontri casuali che mi lasciano sempre a bocca aperta, così come il pensare che a volte, più cerchiamo insistentemente qualche cosa e più questa si cela, per poi presentarsi quando ormai abbiamo perso ogni speranza. 

  

 

E' bello constatare anche che la Natura, se rispettata ed assecondata, si lascia ammirare senza particolare sforzo, solo con il giusto timore innato che certe specie hanno maturato nel corso del tempo per propria difesa: lo splendido esemplare di camoscio è rimasto a poche decine di metri dalla strada, appena sopra ad il crinale erboso che precedeva il bosco, limitandosi ad osservarci mentre, lentamente, ci siamo ulteriormente avvicinati a piedi per poterlo fotografare.  Ogni tanto qualche "soffiata", qualche occhiata storta che voleva comunicarci semplicemente di non avvicinarci troppo, di non invadere quello che per ogni animale selvatico è il "proprio spazio vitale di sicurezza"; ha continuato quindi a brucare, spostandosi lentamente verso il bosco, per poi voltarsi un'ultima volta... arrivederci.

 

Non che gli incontri della giornata siano stati meno interessanti, sia "umani" che faunistici, regalandomi spero anche nuove amicizie... perchè la fotografia naturalistica è un mezzo straordinario di comunicazione, con la quale le persone si possono "incontrare", possono condividere esperienze e rillassarsi, potendo uscire per un attimo, più o meno breve, dal contesto quotidiano che spesso è frenetico, caotico e non sempre educato.

Siamo in Engadina; non potevo non fotografare anche loro...le cince: eccole!!!