CERTI AMORI NON FINISCONO....

Scritto da Paolo Ravasi on . Postato in BLOGS

E' proprio vero che certi amori non finiscono mai... come canta Venditti, fanno dei giri immensi e poi ritornano; gli acquari hanno occupato una bella fetta del mio tempo negli ultimi 10 anni e dopo una pausa dovuta sicuramente alla mancanza di tempo (non è sempre facile districarsi tra famiglia, lavoro e tutti gli altri impegni della vita) ecco che la vasca della sala, ormai ridotta ad un semplice contenitore di acqua, ha "chiesto" (ed ottenuto) di tornare agli antichi splendori o quanto meno di essere presa nuovamente in considerazione. 

La voglia di poter nuovamente sedermi sul divano di casa e poter osservare un "piccolo angolo di natura" (seppur in parte artificiale) ha ulteriormente condizionatola mia scelta. Messo da parte ogni indugio, forbici e secchio alla mano, ho quindi iniziato i lavori di restauro. La scelta è caduta su di una tipologia forse non facile, ma ricca di fascino: il paludario.

Nelle scorse settimane ho provveduto a reperire presso un torrente sassi, radici e altro materiale di base, mentre qualche spesa extra è stata fatta per acquistare gli accessori mancanti e una decina di vasetti di piante acquatiche (varie criptocoryne, oltre a recuperare alcune piante già in mio possesso).  

In questa prima fase ho deciso di dedicare le mie attenzioni in particolare alla zona sommersa, ovviamente senza trascurare quello che sarà anche il layout della parte emersa, dove a breve arriveranno muschi, felci, orchidee e qualche altra pianta. 

Con immenso piacere, ho già potuto gustarmi qualche momento di relax, intento ad osservare la vita che scorre tra quei vetri... anche se non è certamente come il letto di un piccolo fiume amazzonico, osservare il piccolo gruppo di Corydoras sterbai che si muove compatto alla ricerca di cibo sul fondo, così come gli splendidi riflessi colorati dei "cardinali" (Paracheirodon axelrodi) è semplicemente affascinante, ancor di più quando vedo la stessa meraviglia nascere negli occhi dei miei due più grandi tesori, seduti al mio fianco.