BAYERISCHER WALD

Scritto da Paolo Ravasi on . Postato in natural_parks

 

 

Parco nazionale tedesco situato fra il Danubio ed il Hochlagen lungo il confine bavarese e la Repubblica Ceca (dove diviene Parco Nazionale di Šumava), istituito sin già dal 1967, è uno dei più antichi parchi naturali di Baviera. Il territorio del parco comprende parte delle contee di Deggendorf e Straubing-Bogen e del Distretto di Freyung-Grafenau, per un'area di circa 278.000 ettari.

 

La porzione di parco dedicata all’area faunistica più accessibile ai visitatori e meta del workshop, dove è situata l’area dedicata alla riproduzione di buona parte delle specie autoctone europee tra cui spiccano sicuramente linci, lupi ed orsi bruni, è divisa in due distinte zone: Tier-Freigelande I e Tier-Freigelande II.

IL TIER-FREIGELANDE I

Le prime due giornate sono state dedicate alla visita del Tier-Freigelande I, nei pressi di Neuschönau: il percorso di circa 7 Km, circolare con possibilità di alcune deviazioni, è percorribile tutto l’anno e ben segnalato. All’interno dell’area faunistica è possibile ammirare, da altane e piattaforme protette, buona parte delle specie presenti nelle foreste europee ed in via di estinzione: ottimamente riprodotta è l’area dedicata alle linci, così come quella dei lupi, dove con un poco di pazienza e fortuna, gli “ospiti” del parco si lasciano fotografare durante i loro più tipici comportamenti naturali; ampio spazio è dedicato anche a cervi, bisonti europei e cinghiali, oltre alla possibilità di poter osservare lontre ed una coppia di orso bruno (per la quale forse una maggior attenzione sarebbe più opportuna). Non mancano all’interno del percorso faunistico anche delle voliere dove vengono alloggiati galli cedroni, galli forcello, civette e altri uccelli.

Le temperature durante il periodo invernale sono molto rigide (-16° C e oltre), pertanto è quanto meno opportuno attrezzarsi con indumenti molto caldi, anche in considerazione delle lunghe attese che possono essere necessarie per poter fotografare al meglio gli animali presenti.

Oltre all’ aspetto faunistico, degno di nota è sicuramente la foresta bavarese, particolare e caratteristica, quasi fiabesca nel periodo invernale quando è interamente coperta dalla neve.

Dal punto di vista fotografico, il Tier-Freigelande I offre sicuramente il meglio di sé per quanto concerne linci e orsi (questi ultimi assenti nel TF II). Il periodo invernale, seppur dovendo affrontare come detto temperature molto rigide, offre incredibili spunti per quanto riguarda luci ed ambientazione, oltre a poter godere della minor presenza di visitatori (la collezione di treppiedi e teleobiettivi – anche 500 e 600 mm - su altane e piattaforme è degno delle migliori fiere fotografiche); altro periodo ideale per una visita del parco sono certamente i primi mesi primaverili e l’autunno inoltrato, mentre l’estate, anche a causa delle minori possibilità di individuare gli animali all’interno della foresta ormai al massimo dello sviluppo fogliare, credo che sia da evitare.

IL TIER-FREIGELANDE II

Al pari del TFI, anche il Tier-Freigelande II, situato nei pressi di Ludwigsthal, a circa 50 km da Neuschönau, offre ottimi spunti fotografici; il percorso è più ridotto, circa 2,5 km, ma la zona dedicata ai lupi è semplicemente imperdibile: la piattaforma che attraversa il terreno a loro dedicato è perfetta per osservare e fotografare il branco di almeno 10/15 esemplari, specie quando questo scende dal versante alto verso la radura sottostante; la posizione in cui è possibile appostarsi è perfetta sia in termini di altezza di ripresa che di luce, il tutto senza avere tra ottica e soggetto ostacoli di grosso conto. Anche la parte dedicata alle linci merita una sosta, anche se non quanto quella al TF I. Non ho avuto modo di poter visitare l’intero TF II per ragioni di tempo, ma da quanto mi è stato raccontato, anche le altre specie del parco quali ad esempio cavalli selvatici ed aurochses, offrono occasioni interessanti per poter catturare ottimi scatti fotografici.

 

Inoltre, qui al TF II è stato realizzato un eccellente centro di accoglienza – tra l’altro perfettamente inserito nel contesto anche dal punto di vista architettonico - dotato di servizio di ristorazione e soprattutto una sezione didattica di prim'ordine: un’accurata visita vale il tempo perso sul campo fotografico.